lunedì 13 agosto 2018

IL 765° ANNIVERSARIO DELLA RINASCITA AL CIELO DI SANTA CHIARA

Come ogni anno, l'11 agosto al Monastero di San Paolo è festa grande, nel ricordo della Rinascita al Cielo di Santa Chiara d'Assisi, a cui è ispirata la vita della nostra comunità. Insieme agli amici e ai fedeli, quest'anno è stato con noi anche il Vicario della Nuova Provincia Italiana di San Francesco Fra' Alessandro Pretini.

Ricordiamo la preghiera che possiamo recitare affinché Santa Chiara possa benedire il nostro cammino di vita:

Per quello spirito di penitenza che Vi indusse a far costantemente vostra particolare delizia il digiuno più severo, la povertà più rigorosa, le mortificazioni più penose, e quindi la privazione di tutti i beni, la sofferenza di tutti i mali, per consacrarvi interamente all'amore di Gesù Cristo nell'Ordine da Voi Istituito, dietro la direzione del vostro serafico Padre S. Francesco, di cui vestiste così bene lo spirito nell'abbracciarne l'abito e la regola, impetrate a noi tutti la grazia di preferire sempre l'abiezione alla gloria, la povertà alle ricchezze, la mortificazione ai piaceri, al fine di essere non solo di nome, ma anche di fatto, fedeli discepoli di Gesù Cristo. 

Pater, Ave, Gloria 

Per quella specialissima divozione che aveste a Gesù Cristo in Sacramento, onde il trovarvi alla sua presenza e l'esser tosto rapita in estasi era la medesima cosa, e sebbene amatissima dell'estrema povertà, pur voleste sempre, che fosse magnifico ciò che servir dovea al santo Altare, e per questo con breve preghiera fatta insieme alle vostre consorelle innanzi all'Ostia Sacrosanta cacciaste in precipitosa fuga quei barbari Saraceni i quali già minacciavano dell'ultimo sterminio non solo il vostro monastero, ma eziandio tutta la città di Assisi; deh! impetrate a noi la grazia, o ammirabile Santa Chiara, di far nostra delizia la visita dei sacri templi, la frequenza dei sacramenti, l'assistenza ai santi misteri e la devozione più affettuosa alla santissima Eucaristia, affine di essere confortati da essa in tutto il tempo della vita e scortati con sicurezza alla beata eternità. 

Pater, Ave, Gloria.



lunedì 6 agosto 2018

IL MONASTERO DI SAN PAOLO: UNA PRESENZA SILENZIOSA E RASSICURANTE PER SAN MINIATO

di Luca Macchi


È una presenza silenziosa e rassicurante per San Miniato quella del Monastero delle Clarisse in via Pietro Bagnoli. Quando percorriamo la strada dove si trova il Monastero, presi dai vari problemi della vita, un pensiero va sempre alle Clarisse che pur nella regola della clausura hanno sempre svolto una parte attiva nella vita della città. La preghiera, l’istruzione attraverso la scuola, l’accoglienza alle famiglie di immigrati. Da non dimenticare il ruolo svolto nei momenti di difficoltà come i tragici giorni nel corso dei quali San Miniato venne a trovarsi sulla linea del fronte nel corso della Seconda Guerra Mondiale. In quei giorni centinaia di persone trovarono rifugio nello storico convento delle Clarisse. Tanto altro ci sarebbe da dire. 
Le iniziative come la mostra e gli appuntamenti sono state organizzate per richiamare l’attenzione su questo importante Monastero, sulla sua storia ma anche sulle potenzialità per il futuro. Per scongiurarne una, seppur ipotetica, chiusura.

Nel pomeriggio di ieri pensando all’incontro che ci sarebbe stato la sera – Chiara: povertà e letizia oggi – mi tornava in mente il titolo di una poesia del caro Don Luciano Marrucci “Ultima luce del sagittario”. Sono andato a rileggerla e mi ha colpito l’inizio della poesia, dove è scritto:

Non invidiate 
L’ultima luce del sagittario
Ora che il buio d’una Cattedrale 
Immensa
La consuma.

L’immagine dell'interno di una grande cattedrale dove ormai resta accesa solo l’ultima candela di un candelabro. La poesia di Luciano, ovviamente, parla d’altro ma l’immagine si presta bene al nostro scopo. Ho pensato che la cattedrale è la nostra città di San Miniato con il candelabro che aveva tanti lumi accesi che rischiaravano le sue volte. I lumi erano quei luoghi dove la preghiera era al centro della regola di vita, cioè i conventi. San Miniato ne aveva molti e di vari ordini: Agostiniani, Domenicani, Cappuccini, le Clarisse del Conservatorio di Santa Chiara, Francescani Conventuali e delle Clarisse Urbaniste del Monastero di San Paolo.
Il Monastero di San Paolo è rimasto a San Miniato quale ultima luce del sagittario, tutti insieme dobbiamo fare in modo che non si spenga, che resti quale punto di riferimento della città, e non solo, e anche perché la grande cattedrale non resti al buio.



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venerdì 3 agosto 2018

CHIARA, POVERTA' E LETIZIA OGGI - FRA ROBERTO BERNINI - VENERDI 3 AGOSTO 2018


Venerdì 3 agosto 2018 si è tenuto il quarto ed ultimo incontro in avvicinamento alla ricorrenza liturgica di Santa Chiara, nonché il 765° anniversario della sua rinascita al Cielo.

Fra Roberto Bernini OFMConv, nella sua qualità di Delegato per le Clarisse Urbaniste della Toscana, ha affrontato il tema Chiara, povertà e letizia oggi. Un messaggio antico, quello sgorgato dall’esperienza di Fede di Santa Chiara, che ha la forza di mostrarsi sempre attuale, anche in un momento storico come il nostro, segnato da grandi cambiamenti, miserie e povertà materiali e non.

Nell'occasione il Sindaco Vittorio Gabbanini ha consegnato un riconoscimento alle Clarisse del Monastero di San Paolo per l'accoglienza continua negli anni a chi si trovava in situazione di difficoltà. L’accoglienza, in ogni sua declinazione, è una sorta di “vocazione speciale” della comunità di San Paolo: dalla fondazione nel 1369 fino ai giorni giorni.

«Lungo il fiume, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina» Ezechiele 47,12

Di seguito il video e alcune immagini della serata: